sabato 29 giugno 2013

Gli esami non finiscono mai

Abbiamo chiesto a due giovani studentesse quali fossero le emozioni provate prima dell'esame di terza media.
Ecco quanto ci hanno raccontato.

"Poco prima degli esami l'unica cosa che sentivamo era il nostro stomaco preso dal panico. Avevamo paura, molta paura.
I nostri amici ci rassicuravano ma purtroppo la cosa non serviva molto.
Non riuscivamo a distogliere i nostri pensieri da quella che pensavamo fosse una brutta fine. Dopotutto sentivamo però anche una sensazione piacevole: era il nostro primo esame.
Quando ci hanno invitato ad entrare in classe avevamo paura di bloccarci o di fare figuracce.
Alla fine però abbiamo capito che quelle preoccupazione erano inutili, non c'era bisogno di avere tutta quella paura perché dopotutto le cose le sapevamo."
I&A

Il loro primo esame.
Gli esami non finiscono mai.

martedì 18 giugno 2013

Ognuno ha la propria opinione?

Mi è stato chiesto di scrivere una riflessione su ciò che gli adulti possono dire a noi ragazzi.... so che non vi interesserà però per iniziare vorrei dirvi che avendo 16 anni potrò avere diverse opinioni da chi ne ha 12 o 18 ! con i tempi che corrono gli adulti, ma soprattutto, i nostri genitori non fanno altro che raccomandarci di fare le cose con testa, di non farci trascinare, di non bere, di non fumare, di pensare prima di dire o fare qualcosa! tutte queste cose sono per farci capire come bisogna vivere nei nostri tempi! noi ragazzi ne sapremo anche un po' di più di loro riguardo certi argomenti ma loro ti fanno capire che alcune cose le hanno vissute anche loro e non vogliono che ci accada qualcosa di brutto o che ci rovinino la vita! su questo argomento ci sono molte cose da dire e, come prima ho detto, ognuno ha la propria opinione.

G.

mercoledì 12 giugno 2013

Addomesticare = Creare Legami

"Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano".
"Il Piccolo Principe"
Antoine de Saint-Exupéry

Il fascino di questo racconto sta nella sua semplicità. Insegna agli adulti tante cose che avrebbero potuto dimenticare crescendo. Perciò esso non può essere considerato solo un libro per bambini; ha molte cose da far capire anche ai grandi. L'autore, in maniera molto originale e semplice, descrive il mondo degli adulti attraverso gli occhi innocenti di un bambino mettendone in risalto i comportamenti irragionevoli e a volte inutili.
Il Piccolo Principe vive su un pianeta talmente piccolo che può ammirare i tramonti ogni volta che vuole, spostando semplicemente la sedia. Sua unica compagnia una rosa il cui seme è arrivato lì chissà per quale motivo e da chissà quale luogo. A dire la verità si tratta di una rosa ingrata e capricciosa che esaspera talmente il Piccolo Principe da farlo scappar via, approfittando della migrazione di un gruppo di rondini.
Il suo è un viaggio lungo e tortuoso durante il quale incontra personaggi bizzarri che gli mostrano un mondo fino a quel momento sconosciuto. C'è chi conta e riconta le stelle sostenendo di possederle come una ricchezza privata; chi crede di regnare sull'universo intero quando non c'è nessuno a sapere della sua esistenza; chi è vanitoso e vive nella speranza e nell'attesa di qualcuno che lo ammiri...
Ogni personaggio rispecchia un aspetto diverso della vita adulta. Giunge infine sulla terra che è il più grande tra i pianeti visitati e gran lunga il più interessante.

Qui incontra per caso una volpe che, nonostante sia diffidente con gli uomini, di fronte all'ingenuità del Piccolo Principe, vorrebbe farsi "addomesticare" per essere l' unica al mondo e non uguale a centomila...
"Addomesticare è una cosa dimenticata da molto tempo ormai e vuol dire "creare legami". Queste alcune parole della volpe.
"Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici".

Durante i suoi viaggi il Piccolo Principe incontra un giardino fiorito di rose che inizialmente lo rende felice e lo fa piangere.
Il suo fiore gli aveva raccontato che era il solo della sua specie in tutto l'universo. Ed ecco che ce n' erano cinquemila, tutte simili, in un solo giardino.
Ma poi ne comprende l'unicità grazie agli insegnamenti della volpe stessa:

"Voi siete belle, ma siete vuote. Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perchè è lei che ho annaffiata. Perchè è lei che ho messo sotto la campana di vetro. Perchè è lei che ho riparata con il paravento. Perchè su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perchè è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchè è la mia rosa".

A volta dobbiamo allontanarci da chi amiamo di più per capirne l'importanza e il valore; e a volte abbiamo bisogno di un amico che ci insegni e ci guidi in situazioni difficili da comprendere.
Il Piccolo Principe infine incontra chi narra questa storia, un aviatore dispersosi nel Sahara, che, impegnato nella riparazione del suo aereo, non si accorge immediatamente quanto prezioso sia quel bimbo strano.
Ma presto tra loro nasce una stretta amicizia che li arricchirà solo come le vere amicizie sanno fare e che li terrà sempre vicini nonostante le distanze geografiche.

Ma la frase che riassume l'intero racconto è questa:
"Non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".

Un libro per tutte le età, senza tempo e per chiunque ami creare legami con le persone che ci sono vicine, per tutti quelli che credono nell'amicizia e nei rapporti semplici e veri.
Un libro per ragazzi.
Un libro per adulti perch non dimentichino mai di essere stati adulti.

F.

domenica 9 giugno 2013

Ma che ci faccio all'oratorio?

Il nostro Oratorio è un ambiente sereno e adatto a tutti, dai bambini di prima elementari ai ragazzi di terza media.
Nel nostro oratorio ci si diverte facendo attività, escursioni, giochi vari. Ma non è solo un posto dove si viene a giocare, è anche un posto dove si impara a vivere, a rispettare gli altri e sé stessi, un posto dove si porta avanti un percorso Cristiano grazie al Don, alla Suora e grazie alla collaborazione degli animatori che danno un aiuto pratico come svolgere le attività, controllare i bambini, da danno anche un aiuto ad educare i figli di tutti dato che è un Oratorio e non un campo estivo.
L'aria che si respira all'oratorio è un'aria "spensierata" dove si può crescere e migliorare sé stessi, fisicamente e moralmente.
Partecipare all'oratorio è un'esperienza unica, che non si dimentica più.

D.

martedì 4 giugno 2013

Le icone dei nostri ragazzi (part 1)


E' perfetto in tutto. Non è solo bellissimo con un sorriso che ti fa mancare il fiato, ma ha una voce che emana dolcezza, calore, amore, tranquillità, sicurezza e un altro milione di emozioni. Lui è il ragazzo che ti guarda da un palco e ti dice di credere ai tuoi sogni, di amarlo per il ragazzo NORMALE che è, non per il ragazzo bello e impossibile quale appare.

Lui è uno dei pochi che non si è montato la testa, è vero fa lo stupido... ma chi non lo fa?
Ha milioni di fan in tutto il mondo eppure resta costantemente in contatto con ognuno di loro. Ride e scherza con noi come se non fosse famoso.
Di sicuro questo ragazzo non vive più come prima.
Non può più contare sulla prima persona che passa. Chissà quante volte sta male perché si sente solo anche se è amato da mezzo mondo...
Questo tizio fa sognare un sacco di ragazze e ragazzi semplicemente cantando anche una piccola strofa di due secondi...
La sua voce t'incanta come nessun,altra cosa al mondo!
Io amo la voce di questo ragazzo!
Lui si che è una forza della natura!!!!
Questo ragazzo è odiato solo perché è bello e bravo, ma soprattutto, è diventato famoso da un giorno all'altro dal web e questo non va giù a molte persone.
Viene insultato solo per gelosia, ma per fortuna ci sono persone che gli stanno vicino.
Lui ha un rapporto perfetto con sua madre e questo fa invidia a molte persone.
Lui aiuta molte persone e questo non lo dice mai nessuno. Tutti parlano del fatto che ha risposto male ai giornalisti, ma nessuno dice che loro prima l'hanno insultato.
Ci sarebbero altre migliaia di cose da dire sulla sua persona!


A.

domenica 2 giugno 2013

Cosa penso che i "grandi" pensino di noi

Com’è che gli adulti vedono noi adolescenti e noi giovani?
Beh, la maggior parte delle volte gli adulti pensano a noi ragazzi come un unico gruppo composto da persone tutte uguali tra di loro, completamente senza valori. Spesso giudicano le nostre azioni da un punto di vista esterno, riponendo la loro fede nei telegiornali.
Infatti è vero…si sentono spesso notizie di cronaca in cui ragazzi si drogano, con lo scopo di divertirsi; Ragazze che girano film porno, insegnanti volgari …
Ma tutto questo a cosa è dovuto? Perché il mondo è improvvisamente cambiato in questo modo? 
Tutto ciò forse è stato creato comunque dalla televisione, che invia ai ragazzi una immagine del mondo sbagliata. Nell’ adolescenza si è molto fragili; si cede a qualsiasi richiesta, pur di far parte di qualcosa, di essere qualcuno … basta pensare alle corruzioni che avvengono nel mondo dello spettacolo o ad alcune situazioni in cui le donne vengono sfruttate dando loro appena la possibilità di mantenersi. In questo modo sono troppe le persone che sfruttano e poche quelle che danno reali possibilità. 

Tutto ciò fa riflettere, anche sui ragazzi che spesso assumono sostanze stupefacenti solo per sfuggire alla realtà, per arrivare allo “sballo” che gli possa regalare un particolare “viaggio”  in una realtà diversa.
Forse il mondo è cambiato e si è evoluto troppo velocemente e le persone si sono lasciate “prendere la mano” troppo velocemente da questo cambiamento radicale, sconvolgendo la natura delle cose. Prima non era ritenuto possibile che una ragazza rimanesse incinta o facesse l’amore prima di sposarsi: sarebbe stato scandaloso e sarebbe stata costretta a sposarsi o ad allontanarsi dalla famiglia. Invece ora? Si vedono in giro molte ragazze madri, si pratica sempre più spesso l’aborto e l’amore si fa già da ragazzi. Inoltre sono sempre più diffuse le convivenze e i divorzi. Sempre più spesso si vedono ragazzi che per essere simili ed entrare in compagnia incominciano a fumare, o a bere alcolici. Ma uno degli stimoli maggiori penso sia dovuto alla moda. I ragazzi di questo mondo sembrano dei prestampati, vestiti tutti allo stesso modo, spesso fin troppo trasgressivo; che pensano solo a divertirsi, rifiutandosi di pensare con la propria testa. Io come ragazzo cerco una ragazza e delle amicizie che riescano ad arricchirmi e a farmi crescere nel miglior modo possibile … persone responsabili e che sappiano pensare con la propria testa e non con quella degli altri.

Spesso scappa qualche risata quando si vedono i ragazzi delle medie che si atteggiano come se fossero loro il centro del mondo, cercando di attirare su di se l’attenzione. In questo modo cercano di apparire irresistibili ma non sanno che poi le persone si stufano di avere accanto gente senza cervello, o almeno lo sanno, ma non vogliono capirlo.
Penso che non è che i ragazzi non abbiano valori, ma dipende dalla loro volontà e dal loro buon senso accettarli e “metterli in atto”, perché un genitore può benissimo instaurare delle basi , dare delle regole al figlio, ma se il ragazzo non le  ritiene giuste non le rispetterà comunque … è inutile chiedersi se gli adolescenti hanno valori o no perché non esiste una risposta: tutto dipende dal ragazzo e dall’ambiente in cui vive. 
Ci sono molti ragazzi che invece hanno dei valori e che in qualsiasi caso hanno la testa e la usano per prendere le proprie decisioni, anche se sbagliate.

Con questo non voglio giudicare nessuno, è solo una personale considerazione sul mondo odierno.
F. 

venerdì 31 maggio 2013

Le emozioni di piazza Duomo


Milano, 24 aprile 2013.
Giornata degli animatori. Ed io c'ero!
Dopo tre giorni passati ad assillare e a tormentare Paolo con messaggi e domande siamo riusciti ad aggregarci ad un gruppo e a partire. Già solo il fatto di esserci riusciti è stato fantastico, la nostra determinazione è stata premiata.
Mentre viaggiavamo verso Milano l'eccitazione e l'allegria crescevano, tra battute con i compagni e risate insieme stavamo andando in Piazza Duomo!
E lì la nostra avventura è cominciata.
Girando per gli stand che spiegavano l'oratorio e ascoltando gli animatori che c'erano lì mi sono detto: "Caspita che cosa grande che stiamo facendo!" ed è proprio vero!
Finito il giro degli stand siamo passati davanti ai palchi dove si mostravano i balli dell'oratorio, e mentre ballavamo tutti insieme mi sentivo più leggero, come se ballare mi desse allegria!
E poi la conclusione, in Duomo, dove abbiamo ricevuto il "mandato" dal Vescovo.
Quando tutto il Duomo, gremito di ragazzi, ha risposto "Sì, ci impegniamo" al Vescovo, allora, mi sono sentito parte di un gruppo, non solo del nostro oratorio, ma di tutti gli animatori, e ho pensato "Spero che quest'anno l'oratorio sia così unito, nel proprio piccolo e unito agli altri oratori!"
La nostra avventura è cominciata e non si concluderà più, finché siamo animatori!

G.

giovedì 30 maggio 2013

Giornata degli animatori a Milano

Venerdì scorso (24 maggio), con il mio amico G. e gli animatori dell’oratorio di Dumenza, sono andato a Milano in occasione dell’incontro diocesano degli animatori dell’oratorio estivo con l’Arcivescovo Angelo Scola. 
L’appuntamento per tutti noi, era per le 13.30 alla stazione di Luino, da dove siamo partiti con il treno delle 13.50. Sin da subito si è creata una bella sintonia: nonostante non tutti ci conoscessimo, abbiamo immediatamente fatto amicizia.
Il viaggio è volato e giunti a Milano, in Duomo siamo stati accolti da una folla di persone davvero immensa: la piazza era, infatti, gremita di giovani ed animata di voci, suoni, colori e la sensazione era di grande e festosa animazione!
E l’allestimento poi era proprio quello di una grande festa: davvero spettacolare!!! 
Nella zona intorno al Duomo, attraverso un percorso che dalla piazza procedeva lungo le vie e le piazze adiacenti (piazza Beccaria, via Sant’Antonio, piazza Santo Stefano) c’erano 7 stand: PER GIOCARE, PER CANTARE, PRE CREARE, PER I PREADO, PER APPROFONDIRE, PER PROGETTARE E PER ANIMARE. 
All’interno di ciascuno degli stessi ci hanno spiegato come affrontare, durante l’oratorio estivo, gli argomenti  proposti. 
Ciascuno di noi, con grande attenzione e disponibilità, si è messo in ascolto dei consigli di persone che animano gli oratori da molto tempo, per  poter “rubare loro il mestiere” ed imparare ad animare il nostro oratorio estivo nel modo migliore possibile, così da poter dare, a nostra volta, qualcosa di importante ai bambini che ci verranno affidati. Ci è stato spiegato come coinvolgere tutti e far divertire tutti, sia piccoli, sia grandi.
In particolare due sono stati gli stand che mi hanno interessato e colpito: quelli PER I PREADO e PER GIOCARE. 
Nello stand dei PER I PREADO ci hanno dato delle “dritte” su come rapportarsi con i preadolescenti poiché, forse, è l’età più difficile da vivere e il gruppo più impegnativo da coinvolgere. Ci è stato chiesto specificamente di pensare a più momenti solo con loro per insegnare come servirci del nostro corpo per “parlare” del Signore Gesù; a tale scopo sono state pensate e preparate apposta 25 parole che richiamano argomenti e temi dedicati espressamente a loro. 
Nello stand PER GIOCARE ci hanno spiegato come giocare  coinvolgendo tutti, sia i piccini, sia i più grandi; inoltre ci hanno detto che l’animatore non deve prendere il posto del bambino che gioca, ma favorire la partecipazione di tutti alle varie attività, organizzando i singoli momenti nei minimi particolari, accompagnando i bambini nel gioco, spronandoli ed incoraggiandoli. 
Infine, siamo andati, un po’ più titubanti, a vedere gli stand dei balletti dove, coinvolti dal clima di festa, il mio amico Giacomo ed io, ridendo l’uno dell’altro, ci siamo cimentati nel ballo: sembravamo davvero degli esperti ballerini!
Verso sera c’è stato il momento più coinvolgente dal punto di vista spirituale: la veglia con l’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Angelo Scola. E’ stato un momento di preghiera comune, emozionante e molto intenso. L’Arcivescovo si è poi rivolto a ciascuno di noi e ci ha spiegato cosa voglia dire fare l’animatore e da Chi ci viene chiesto di svolgere questo prezioso compito, impegnativo e stupendo allo stesso tempo. Tutti gli animatori, compreso il sottoscritto, sono rimasti colpiti dalle parole e da ciò che rappresenta veramente la figura dell’animatore. 
A noi spetta dunque il compito più difficile dell’oratorio estivo: tale compito dobbiamo assolverlo con tanta, tanta passione per poter ottenere che il sorriso illumini ogni giorno il viso di ogni bimbo, perché ciascuno di loro possa testimoniare e trasmettere agli altri la felicità di stare insieme al Signore Gesù.

G.

Intanto ci presentiamo...



Ciao, siamo i redattori di questo nuovo blog e - come prima cosa - vorremmo raccontarvi qualcosa di noi giusto per farvi capire come ci vediamo.
O come gli altri vedono noi.
Questo spazio sarà per noi un luogo dove raccontarci, raccontare, raccontarvi quello che vediamo, sentiamo, proviamo e pensiamo.
Tutti noi speriamo di riuscire a creare un percorso interessante, di confronto e di crescita per tutti.
Buona lettura a voi.


Mi chiamo D.
ho i capelli e 16 anni e sono Pro.
Dicono di me che vado a scuola.

Mi chiamo G.
Ho 16 anni, i capelli castano chiaro e gli occhi marroni
e sono una studentessa dell'Istituto Tecnico Enogastronomico,
sono solare e attenta alle piccolezze.
Dicono di me che sono una ragazza disponibile e affettuosa.

Mi chiamo A.
Ho un grande naso e sono master.
Dicono di me che non sono una scatola.

Mi chiamo A.
Ho 15 anni e sono abbastanza ambiziosa.   
Dicono di me che ho degli strani idoli.

Mi chiamo M.
Ho 15 anni e sono goloso, mi piace mangiare.
Dicono di me che sono simpatico e intelligente.

Mi chiamo F.
Ho 15 anni  e sono uno degli amministratori della pagina
Facebook "Oratorio SS Pietro e Paolo Castelveccana"
Dicono di me che sono una persona affidabile.

Mi chiamo A.
Ho 18 anni, un tatuaggio sulla spalla sinistra e sono divertente,
amante della lettura, disponibile e una studentessa del liceo.
Dicono di me che sembro uscita da un libro fantasy
e che non posso vivere senza il teatro.

Mi chiamo G.
Ho quasi 15 anni e ho frequentato la prima liceo. 
Ho già animato l'oratorio l'anno scorso.
Dicono di me che sono simpatico, in gamba e di compagnia.
Su di me si può fare affidamento e sono divertente.
.

Mi chiamo G.
Ho 14 anni e sono simpatico.
Dicono di me che sono un ragazzo divertente e disponibile.

Appuntamento al prossimo post!