mercoledì 12 giugno 2013

Addomesticare = Creare Legami

"Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano".
"Il Piccolo Principe"
Antoine de Saint-Exupéry

Il fascino di questo racconto sta nella sua semplicità. Insegna agli adulti tante cose che avrebbero potuto dimenticare crescendo. Perciò esso non può essere considerato solo un libro per bambini; ha molte cose da far capire anche ai grandi. L'autore, in maniera molto originale e semplice, descrive il mondo degli adulti attraverso gli occhi innocenti di un bambino mettendone in risalto i comportamenti irragionevoli e a volte inutili.
Il Piccolo Principe vive su un pianeta talmente piccolo che può ammirare i tramonti ogni volta che vuole, spostando semplicemente la sedia. Sua unica compagnia una rosa il cui seme è arrivato lì chissà per quale motivo e da chissà quale luogo. A dire la verità si tratta di una rosa ingrata e capricciosa che esaspera talmente il Piccolo Principe da farlo scappar via, approfittando della migrazione di un gruppo di rondini.
Il suo è un viaggio lungo e tortuoso durante il quale incontra personaggi bizzarri che gli mostrano un mondo fino a quel momento sconosciuto. C'è chi conta e riconta le stelle sostenendo di possederle come una ricchezza privata; chi crede di regnare sull'universo intero quando non c'è nessuno a sapere della sua esistenza; chi è vanitoso e vive nella speranza e nell'attesa di qualcuno che lo ammiri...
Ogni personaggio rispecchia un aspetto diverso della vita adulta. Giunge infine sulla terra che è il più grande tra i pianeti visitati e gran lunga il più interessante.

Qui incontra per caso una volpe che, nonostante sia diffidente con gli uomini, di fronte all'ingenuità del Piccolo Principe, vorrebbe farsi "addomesticare" per essere l' unica al mondo e non uguale a centomila...
"Addomesticare è una cosa dimenticata da molto tempo ormai e vuol dire "creare legami". Queste alcune parole della volpe.
"Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici".

Durante i suoi viaggi il Piccolo Principe incontra un giardino fiorito di rose che inizialmente lo rende felice e lo fa piangere.
Il suo fiore gli aveva raccontato che era il solo della sua specie in tutto l'universo. Ed ecco che ce n' erano cinquemila, tutte simili, in un solo giardino.
Ma poi ne comprende l'unicità grazie agli insegnamenti della volpe stessa:

"Voi siete belle, ma siete vuote. Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perchè è lei che ho annaffiata. Perchè è lei che ho messo sotto la campana di vetro. Perchè è lei che ho riparata con il paravento. Perchè su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perchè è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchè è la mia rosa".

A volta dobbiamo allontanarci da chi amiamo di più per capirne l'importanza e il valore; e a volte abbiamo bisogno di un amico che ci insegni e ci guidi in situazioni difficili da comprendere.
Il Piccolo Principe infine incontra chi narra questa storia, un aviatore dispersosi nel Sahara, che, impegnato nella riparazione del suo aereo, non si accorge immediatamente quanto prezioso sia quel bimbo strano.
Ma presto tra loro nasce una stretta amicizia che li arricchirà solo come le vere amicizie sanno fare e che li terrà sempre vicini nonostante le distanze geografiche.

Ma la frase che riassume l'intero racconto è questa:
"Non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".

Un libro per tutte le età, senza tempo e per chiunque ami creare legami con le persone che ci sono vicine, per tutti quelli che credono nell'amicizia e nei rapporti semplici e veri.
Un libro per ragazzi.
Un libro per adulti perch non dimentichino mai di essere stati adulti.

F.

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